POMPEI
La città di Pompei, prima della grande eruzione del Vesuvio del
’79 d.C. era un importante centro commerciale (dato che allora la città
si trovava quasi alla foce del fiume Sarno), e oggi, a quasi 2.000 anni
di distanza, offre al visitatore la possibilità di vedere come era
una città dell’epoca, in quanto la lava ha permesso alla struttura
di Pompei di conservarsi sino a noi.
Pompei e i suoi scavi, che furono iniziati attorno alla metà
del XVIII sec., rappresentano una delle mete più ambite di tutta
l’Italia meridionale, per cui, soprattutto nella bella stagione, è
possibile trovare un alto numero di turisti. Inoltre, data la complessità
della storia dei luoghi, è necessario che la visita sia accompagnata
da guide o da persone che conoscono bene l’area degli scavi, per poter
apprezzare al meglio il loro fascino.
Pompei si estendeva su quasi 64 ettari e la sua popolazione era di
circa 20.000 persone.
La planimetria della città dalla regolarità geometrica
venne fondamentalmente derivata dall'architetto e urbanista greco Ippodamo
di Mileto. Ma la planimetria di Pompei non si conforma alla rigida disposizione
secondo angoli retti, e gli isolati non hanno dimensioni costanti che distinguevano,
in genere, le opere di Ippodamo. Tuttavia , nonostante la carenza di esattezza,
Pompei costituisce il primo esempio di pianificazione urbana sistematica
in Italia. Architetti, progettisti e costruttori ebbero il loro momento
più felice al tempo di Nerone, come conseguenza del terremoto del
62 d.C. Infatti, durante gli ultimi diciassette anni della vita della città
essi furono chiamati, non solo ad ampliare la zona di Pompei, ma anche
a ricostruire i numerosi edifici che il terremoto aveva distrutto o danneggiato.
Tuttavia ciò prese molto tempo ed i costruttori non portarono a
termine il loro lavoro; i grandiosi progetti per la ricostruzione degli
edifici pubblici in molti casi non erano stati neanche avviati quando l'eruzione
vesuviana del 79 d.C. ne provocarono la cancellazione totale.
Nei visitatori desta sempre sorpresa lo scoprire come fossero anguste
la maggior parte delle strade dell'epoca. A Pompei esse erano larghe 2.4
o 3.6 o 4.5 metri, e la più ampia di tutte misurava poco più
di sette metri. Su ambedue i lati delle strade principali v'erano zone
soprelevate (marciapiedi) ma, poiché nel mezzo v'erano acque di
scolo, si disponevano tra di esse grosse pietre per permettere ai pedoni
di passare da un lato all'altro della strada. In molti incroci si incontrano
delle fontane decorate con pietre scolpite sormontanti la vasca rettangolare
di pietra. Le fontane, come pure numerosi edifici, erano alimentate da
tubazioni di piombo disposte sotto i marciapiedi e che prendevano l'acqua
da grosse cisterne, essa arrivava alle cisterne dalle colline dell'interno
per mezzo un acquedotto che cominciava da Serino, nei pressi dell'odierna
Avellino, a 26 chilometri nell'entroterra.
Le mura di Pompei rappresentano uno dei più importanti sistemi
di fortificazione di città italica preromana che siano giunti fino
a noi. In esse si notano non meno di quattro fasi di costruzione. Nel corso
del II secolo a.C. le difese vennero ulteriormente rinforzate e alla fine,
verso il 100, furono aggiunte dodici torri.
Pompei aveva sette porte, cinque delle quali comunicavano con importanti
strade esterne. Subito fuori le mura si estendevano grandi aree principalmente
adibite a cimiteri, dal momento che le sepolture e le cremazioni erano
proibite all'interno della città. I rapporti tra i vivi ed i morti
erano molto intimi; alcune delle tombe più grandi erano dotate di
sala da pranzo e perfino di cucina per i banchetti annuali previsti nel
testamento di coloro che vi erano sepolti.
Numerosi e ricchi di fascino sono i luoghi di Pompei che meritano
una visita:
La zona del Foro: rappresenta il punto ideale di partenza per una visita
della città, in cui si accede da Porta Marina, e si sviluppa attorno
alla gloriosa Piazza del Foro, un tempo cuore pulsante della vita di Pompei.
Tutto attorno si trovano, tra l’altro, il Tempio di Apollo, il Tempio di
Giove, l’Edificio di Eumachia e le Terme del Foro.
Altri luoghi di grande fascino sono senza ombra di dubbio le Terme
Stabiane, che durante il periodo d’oro di Pompei erano uno dei luoghi più
“in” della città, le numerose case private, come la casa del Fauno,
la casa degli Amorini e la casa del Centenario, e il maestoso Anfiteatro,
noto anche agli appassionati di musica rock, in quanto fu il luogo in cui
i Pink Floyd registrarono il loro epico Live At Pompei agli inizi degli
anni ’70.
Infine merita una citazione la Villa dei Misteri, conosciuta soprattutto
per le pitture del Triclinium.
ERCOLANO
La città di Ercolano , seppur meno grande rispetto alla vicina
Pompei , rappresenta comunque una meta turistica molto interessante in
virtù dei suoi scavi, che hanno portato alla luce una porzione di
città in ottimo stato di conservazione, in cui è possibile
ammirare ancora l'architettura e le decorazione dell'epoca.
Come Pompei infatti, anche Ercolano , allora graziosa cittadina alle
porte di Napoli, fu sepolta dall'imponente eruzione del Vesuvio avvenuta
nel '79 d.C. e, a causa degli oltre dieci metri di lava che l'hanno ricoperta
per secoli, ha conservato in maniera eccellente parte dei suoi edifici
e degli oggetti dell'epoca riportati alla luce dopo il 1710 ca, quando
iniziarono i primi scavi.
Da Visitare
La città di Ercolano era divisa con molta regolarità
in Insule , che hanno come luoghi di maggiore interesse soprattutto i numerosi
resti delle abitazioni dell'epoca, tra cui spiccano sicuramente:
La Casa d'Argo / La Casa a Graticcio / La casa dell'Atrio a Mosaico
/ La casa Sannitica / La Casa dal tramezzo di Legno / La Casa dei Cervi
/ Terme e Teatro.
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